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L'America si muove per il Tibet

In data 15 novembre 2019 è stato presentato un progetto di risoluzione nella camera dei rappresentanti degli stati uniti, per “riconoscere il significato della genuina autonomia del Tibet, dei tibetani e di sua santità”.

Il 14th Dalai Lama, infatti, ha fatto molto per promuovere la pace globale, l’armonia tra le persone e la comprensione di ognuno. Nel discorso si sente spesso il nome del 14esimo rappresentante dei tibetani, il quale gode di una profonda stima nel mondo occidentale. Questo progetto è stato introdotto da Ted Yoho, assieme ai rappresentanti Michael McCaul, Chris Smith e Jim McGovern, parlando di come questo piano riconosca il culturale e religioso significato di una sincera ed effettiva autonomia tibetana, ma soprattutto il profondo legame che c’è tra americani e Tibetani.

Ted Yoho, coraggiosamente, spiega come la repressione cinese sui tibetani rappresenti un serio problema per la stabilità del popolo e che deve assolutamente essere una priorità per la politica estera americana.

Il Dalai Lama, secondo i rappresentanti americani, sarebbe la colonna portante per un congresso in cui si discutono, in modo pacifico, le soluzioni ai conflitti internazionali.

Gli americani sperano che quando il presidente andrà in Cina, nei prossimi giorni, riesca a far chiarezza sui diritti umani e sui valori democratici che sono stati negati da tempo ai Tibetani.

La Cina, che si oppone fermamente a qualsiasi contatto con il Dalai Lama organizzato da ufficiali stranieri, afferma che il successore del Dalai Lama dovrà essere scelto in accordo con i rituali religiosi e le convenzioni storiche che da tempo caratterizzano il partito comunista cinese.

Articoli tibetani li puoi trovare [QUI]

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