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Bagno sonoro con Campane Tibetane esperienziale di gruppo collettiva

Il bagno sonoro con Campane Tibetane come esperienza collettiva (di gruppo) è una pratica che proponiamo da circa vent’anni in cui si è costruita e rimane in evoluzione grazie a tutte le persone che vi hanno partecipato e a chi in futuro verrà a praticare.


Il bagno sonoro con Campane Tibetane è sempre un esperienza nuova portando sempre una ventata di freschezza e permette, attraverso il rilassamento, le sensazioni che si manifestano con immagini, suoni ecc. di accedere alla nostra parte più vera e intima.


Marco, nostro amico e collaboratore e persona da contattare (+39 339 122 0456) per provare l'esperienza risponde alle nostre domande.


Dove fare bagno sonoro collettivo?

Il luogo dove fare un bagno sonoro collettivo o di gruppo va scelto con cura, è possibile anche all'esterno a patto che non ci siano disturbi.

Visto il particolare volume delle Campane Tibetane si consiglia che i riceventi siano in numero consono al set che viene usato per non rischiare che chi si trova distante dalla fonte sonora riesca a percepirne la presenza.


Altra accortezza è cercare di gestire la presenza di eventuali insetti usando incensi naturali appropriati anche alla direzione del vento creando in questo modo le premesse per un piacevole e profonda esperienza di bagno sonoro con Campane Tibetane.

Personalmente propongo la pratica in collettivo del bagno sonoro con Campane Tibetane in stanze protette il più possibile da rumori ed altri fattori che ne possano disturbare lo svolgimento.


Negli anni ho fatto esperienza che non possiamo escludere totalmente le forme di disturbo e che anzi queste se si manifestano potrebbero avere anche un significato quando si arriva alla condivisione fatta dai partecipanti del gruppo.




Chi può partecipare e come?

Tutti, basta a vere volontà e credere in quello che si fa.

Chi partecipa al bagno sonoro con Campane Tibetane in gruppo deve avere portare con se il proprio tappetino e tutto ciò di cui necessita per stare comodamente steso per circa 50 minuti, è consigliato qualsiasi tipo di supporto da usare ad esempio sotto i cavi poplitei, la testa le spalle o la schiena in modo da creare un giaciglio che non faccia percepire il pavimento soprattutto per chi sa di avere problematiche che non gli consente di rimanere supino senza provare disagio.


In tutte le sessioni in cui hanno partecipato persone con questo tipo di situazione si è verificato che poco dopo l’inizio la sensazione di fastidio si sia notevolmente attenuata fino in alcuni casi a scomparire per l’intera durata del bagno sonoro.




Come funziona il bagno sonoro?

Alcuni principi e finalità del bagno sonoro con Campane Tibetane pratica di gruppo


Prima di far accomodare supini i riceventi, nella continuazione di quella che è l’accoglienza iniziale, descrivo brevemente ciò che andrò a fare e cosa sarebbe sconsigliato fare da parte di chi assiste al bagno sonoro in questione.

È sconsigliato trattenere quelle che sono manifestazioni di possibili rilasci di tensione tipo colpi di tosse, starnuti, sbadigli o respiri profondi che potrebbero avere una sonorità importante.

È sconsigliato non lasciare che il corpo da supino prenda un'altra posizione che può portare più distensione e cercare il più possibile di non avere la sensazione di approcciarsi in modo “scorretto” alla pratica.


Se questo accade ricordiamoci che siamo in questo momento per noi stessi e non per “fare qualcosa di giusto” rispetto a chissà cosa, è necessario entrare nella visione che “tutto è perfetto così com’è” almeno durante una seduta di bagno sonoro con Campane Tibetane, tutto ciò che abbiamo lasciato fuori dalla stanza sarà li ad aspettarci…nulla viene perso!


Esposto i presupposti veniamo ad alcuni principi che mi hanno portato a operare il bagno sonoro in questa modalità. Essendo in gruppo (massimo 20 persone in stanze ovviamente adatte a contenere tale numero e grazie al set personale di 30 elementi) le Campane Tibetane durante il bagno sonoro non verranno appoggiate o disposte intorno alla persona ma resteranno nella postazione dell’operatore, disposte secondo un ordine preciso non lasciando nulla al caso, che comincerà a suonarle (personalmente secondo un ordine consolidato che può modificarsi a seconda delle situazioni) lasciando che il suono saturi la stanza e crei un effetto “campo” in cui tutti i partecipanti sono immersi. Partendo dal presupposto che a l’essere umano è impossibile non comunicare e di conseguenza non entrare in relazione con ciò che lo circonda si creerà un kaleidoscopio a livello gruppo.

A volte mi è stato chiesto se questa situazione a “livello energetico” possa essere fonte di “diffusione", o che si possano percepire il sentito di altre persone e per esperienza dopo aver condotto numerose sedute di bagno sonoro con Campane Tibetane sono arrivato alla certezza che no, non può esserci nessun tipo di problema e che ciò che viene percepito in qualche modo deriva da un “conosciuto e vissuto personale” di cui non abbiamo memoria o ha subito un processo di rimozione.


A livello personale sempre si attraversano varie fasi di rilassamento caratterizzate da sensazioni, immagini e tutto ciò che in quel momento il nostro “corpo olistico” vuole o ha il bisogno che noi ce ne prendiamo coscienza. Ci si può trovare addormentati e sentire ciò che accade, oppure sprofondare dolcemente in un sonno profondo e “magicamente” risvegliarsi nel momento in cui finisce la sessione che viene arricchita da visualizzazioni modulate con una voce particolare, tecnica che permette di creare una risonanza positiva e aumentare tutti i benefici del rilassamento, meditazione, chiarezza mentale, scarico di tensioni e che può avere un effetto calmante se ci sono dolori fastidiosi di qualsiasi tipologia.


Alla fine l’operatore, con l’aiuto di due Shruti box (versione portatile dell’Armonium) accordati secondo un preciso metodo, intona un canto armonico per facilitare il “risveglio dei partecipanti”.

Nel momento in cui si riaccendono le luci nella stanza avviene per chi se la sente la condivisione con il gruppo dell’esperienza vissuta.


Bagno sonoro con Campane Tibetane esperienziale di gruppo collettiva


Quali sono le sensazioni condivise?

Le sessioni collettive di bagno sonoro con Campane Tibetane diventano una specie di seminario di come funzionano e le modalità con cui si possono sviluppare personali metodologie di impiego. Si fa esperienza con l’ascolto in fase attiva e in fase passiva, con la comunicazione anch’essa in fase attiva e passiva, ci si arricchisce e si passano almeno un paio d’ore di condivisione d’intenti superando ogni conflitto e acquisendo la capacità di diventare più lucidi nel confronto quotidiano.


È un “lavoro” sul linguaggio, sull’espressività passando attraverso la frequenza, la vibrazione il suono e la parola che generano immagini, sensazioni e condivisione fatta col cuore e in modo disinteressato.


Grazie

Marco Buratti

Info e corsi (+39 339 122 0456)




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